Pillole di 2016 (Parte Seconda)

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view post Posted on 20/12/2016, 23:08     +1   -1
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Pillole di 2016 (Parte Seconda)



Questo 2016 è stato molto importante per la mia età biologica, dato che ho cambiato le decine e non faccio più parte del mondo dei teenagers, infatti anche io sono arrivato alla fatidica soglia dei 20 anni.
In questo articolo volevo parlarmi di cosa per me ha signifcato compiere 20 anni.
Lo so effettivamente vi chiedere quali siano le differenze fra averne 19 e averne 20, in realtà io l'ho sentito molto questo distacco: è come se emotivamente fossi ancora un adolescente, ma mentalmente fossi come un adulto.

Avere 20 anni e sentirli eccome!

Ho parlato spesso con i miei amici, soprattutto quelli di infanzia e ho chiesto loro come si sentissero a cambiare le decine e loro mi hanno risposto: "Ci sentiamo vecchi, più andiamo avanti e più abbiamo sempre più responsabilità sulle nostre spalle".
Io non sono mai stato totalmente d'accordo con loro, anche perché i loro genitori sono sempre stati molto più severi di quelli che ho avuto io (e tenete presente che i miei genitori sono abbastanza tradizionali, quindi non troppo permissivi) e loro pensano che crescere significa solamente avere più roba da fare e dover avere un senso del dovere maggiore, ma io non penso che si limiti a questo.
Fare l'università e magari alternarla anche a dei lavori (tra il mio lavoro con la cooperativa e le continue ripetizioni, io posso dire di essere veramente agro) è qualcosa di molto impegnativo e non credo che sia poi cosi' diverso da fare un lavoro a tempo pieno in termini di stanchezza, anzi a volte forse è anche peggio, perché il lavoro una volta che sai farlo, avrai bisogno di aggiornarti ma non di impararti qualcosa in maniera approfondita da zero.
Ma credo che il diventare adulti sia qualcosa di più: è qualcosa che senti proprio dentro, arrivi ad un certo punto che hai bisogno dei tuoi spazi e di iniziare a costruire i tuoi progetti.
Inizi a chiederti tante cose prima fra tutte che cosa vorresti fare nella vita.
Una domanda che spesso ti mette in crisi, perché effettivamente non lo sai bene cosa vorresti fare, però l'importante è non farsi prendere dall'immobilismo: Non c'è periodo migliore di questo per investire nel mio futuro.
Quest'anno mi sono chiesto tante volte se Informatica fosse la mia facoltà predestinata: è una facoltà davvero molto difficile, perché purtroppo Informatica per chi la vede da fuori può sembrare divertente e facile, ma in realtà Informatica è una disciplina molto difficile dove non ti basta leggere un libro e ripeterlo ad alta voce per sapere le cose, ma a volte devi studiare un libro di 600 pagine tenendo conto che anche solo un paio di pagine possono tenerti bloccato per giorni o anche per settimane perché se non capisci i meccanismi, poi ti blocchi e non puoi capire quelli successivi.
Ma il problema non è questo, per raggiungere i miei obiettivi sono disposto a fare anche molti sacrifici, ma spesso mi sono chiesto se sono davvero portato per l'informatica.
Io non sono il classico smanettone che è sempre a montare e smontare pc, non sono uno di quelli che guarda sempre il giornale della Mediaworld o simili per sapere gli ultimi modelli di smartphone o tablet usciti e non sono nemmeno un pc gamer che cerco sempre di informarmi su come avere il pc più potente possibile.
A volte quando parlo con i miei amici (pc gamer) sento quasi complessi di inferiorità, perché probabilmente di Hardware nè sanno più di me nonostante non studino informatica.
Eppure qualcosa dell'Informatica che mi appassiona c'è: la Programmazione.
In particolar modo amo i linguaggi imperativi o quelli ad oggetti, quelli dove devi sforzarti per trovare una soluzione ad un determinato algoritmo che devi far eseguire nel miglior tempo e spazio possibile.
Credo che l'esame che dovrò dare di Algoritmi e Strutture Dati mi ha preso molto e mi ha ricordato quanto mi piace programmare e quante cose complesse si possono fare e devo riconoscere che il mio livello di programmazione è aumentato molto, perché ho capito bene a cosa servono certe strutture dati che alle superiori avevo visto solo in teoria.
Inoltre a inizio Gennaio devo dare l'esame di Intelligenza Artificiale e veramente mi rendo conto di quanto l'Informatica possa fare cose davvero stupende e anche io vorrei dare il mio contributo all'interno di questa disciplina!
Ma oltre a questo mi sono chiesto tante volte se davvero il sogno della mia vita fosse stato quello di passarlo dentro un ufficio a passarmi 9 ore al giorno davanti ad un computer, ma in realtà so che esistono molti lavori diversi, ma soprattutto le cose cambiano dai posti di lavoro: solo perché fai un lavoro tipicamente solitario, non significa che nell'azienda non debbano esistere rapporti umani e che dovrai marcire dentro un ufficio per il resto dei tuoi giorni (o forse si' , ma non perdiamo la speranza hahaha).
In ogni caso anche se dovessi cambiare idea, penso di avere tutto il tempo per rifarmi alla grande ed in ogni caso penso che una laurea in Informatica non si butta di certo via.


Anche per stavolta devo tornare ai miei libri, ci sentiamo con il prossimo capitolo del 2016 in Pillole!

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view post Posted on 24/12/2016, 22:24     +1   -1
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CITAZIONE
Lo so effettivamente vi chiedere quali siano le differenze fra averne 19 e averne 20, in realtà io l'ho sentito molto questo distacco: è come se emotivamente fossi ancora un adolescente, ma mentalmente fossi come un adulto.

è una scalino, quello del secondo decennio, che non tutti percepiscono, molto perchè è troppo vicino alla maggior età legale, e un pochino perchè si tratta di un cambiamento rilevante, ma non ancora messo in rilievo, c'è chi, nonostante le responsabilità vi siano, riesce a mantenere (può permettersi) un comportamento ancora molto "adolescenziale" (credo che questo tu l'abbia già visto all'uni) o comunque decisamente "spensierato", questi avranno una sorpresa al prossimo decennio, lo scalino dei 30 non sfugge a nessuno

in quanto all'informatica, sai già che non ha nulla a che vedere con gli smanettoni hardware, e poco con quelli del software, un informatico non è uno smanettone qualunque, anche se crea gli strumenti senza i quali gli smanettoni software non avrebbero nulla da smanettare
 
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