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| | « La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre »
In questo blog ho detto cose davvero importanti su me stesso e sulla mia vita, soprattutto quando 3 anni fa raccontai la mia esperienza con la depressione e ammetto che più volte ho avuto dei pentimenti.
Ma poi ci penso un attimo e in fondo mi viene da chiedermi, c'è qualcosa di sbagliato in quello che ho sofferto? Assolutamente no.
Sono un essere umano anche io e forse scrivere era il modo migliore per guardare i miei sentimenti dall'esterno e per quanto riguarda il fattore pubblico e conseguente relativa violazione della privacy, fortunatamente solo le persone che associano il mio nickname al mio vero nome possono sapere di chi è la storia raccontata nei post.
Comunque ho ricevuto anche molti messaggi di solidarietà che mi hanno fatto davvero molto piacere e in un mondo "virtuale" (e reale) popolato da haters di ogni tipo è qualcosa che mi fa trovare speranze nel genere umano.
Anzi mi fa molto piacere aver visto anche persone che si sono ritrovate nella mia situazione e hanno letto con piacere i miei post e spero vivamente che abbiano capito non solo che anche quando ci si sente incompresi, c'è sempre qualcuno che sta soffrendo quanto te, se non più di te, ma anche che quando ci si sente senza speranza, si può ribaltare la propria vita è trasformarla da molto problematica a fantastica.
Ora per fortuna la depressione è una storia passata e in questi 3 anni non è più ritornata, anzi ho avuto una vera e propria rinascita.
l'università prosegue molto bene e oramai sono al terzo anno di università in cui mi mancano gli ultimi esami difficili poi potrò rilassarmi con esami più semplici.
Continuo a lavorare per la cooperativa dove aiuto ragazzi con DSA nella mia vecchia scuola e quest'anno ho veramento fatto il botto di ore! infatti ho 7 ragazzi da aiutare e 24 ore a settimana da svolgere.
Oltre a questo devo fare anche molte ripetizioni e ho anche una vita sociale molto intensa e stiamo organizzando gite di vario tipo (Due settimane fa sono andato a Firenze, mentre a inizio Novembre a Lucca e oggi a Venezia).
Se ripenso a 3 anni fa, oggi mi sembra di essere una persona totalmente diversa.
3 anni fa vedevo la vita come un peso, oggi invece penso che la vita sia stata la più grande opportunità che mi è stata concessa.
Non a caso ho voluto intitolare questo post con una frase di Yukio Mishima :
« La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre »
Per me questa frase rappresenta il mio stato d'animo ultimamente.
Un periodo della mia vita in cui tutto sta andando per il verso giusto e le cose negative sono davvero insignificanti.
Quando vivi periodi così belli, chiaramente, vorresti che durassero per sempre.
Eppure sono consapevole che ciò non è possibile.
Perché un giorno che io lo voglia o no, arriverà anche il mio momento e questo giorno potrebbe essere fra 100 anni così come fra due giorni.
Nonostante questo sia il periodo con maggiore vitalità della mia vita, è anche il periodo in cui la paura della morte è forte come non mai.
Forse qualche lettore che mi conosce dirà: "Ma tu hai poco più di 20 anni, dovresti pensare alla vita non alla morte!", alla vita ci penso fin troppo, però nei momenti in cui non penso alla vita mi ricordo che esiste anche la morte e solo perchè fino ad ora è sempre successa agli altri, prima o poi dovrà succedere anche a me.
Questo atteggiamento è tipico delle società occidentali: evitiamo la morte poiché è un argomento che nessuno vorrebbe guardare in faccia, eppure non affrontarlo rischia di creare molta difficoltà psicologiche nel gestire un lutto, questo perché anche se cerchiamo di ignorare la morte, lei alla fine arriva lo stesso, che tu lo voglia o no.
Ho sempre avuto fin da bambino il terrore della morte perché non voglio smettere di essere.
Il mio essere è definito dalla mia coscienza e la mia coscienza è definita dai miei pensieri.
Senza i pensieri io sono il nulla più assoluto ed è proprio questo nulla assoluto a mettermi paura.
Io non voglio rinunciare al mio essere e soprattutto cosa resterà di quella che noi definiamo "anima"? Io mi ritengo credente, ma il mio lato razionale mi dice che i nostri pensieri non sono altro che il frutto di varie reazioni chimiche e biologiche, che, nel momento in cui vengono a mancare comportanto la mancanza anche del pensiero e quindi dell'anima.
Però credo che forse ancora una volta sto commettendo uno dei tanti errori che ho commesso in passato: quello di giocare sulla difensiva.
Alla mia età avere paura della morte dovrebbe essere la cosa più normale del mondo: Hai tante energie, tante cose ancora da fare e da vivere, non puoi andartene ora.
Ma forse invece che rimuginare al fatto che non si possa aggiungere tempo alla vita, bisognerebbe concrentrarsi sull'aggiungere vita al tempo.
Voglio vivere cercando di realizzare più sogni possibili, così anche se non sono riuscito ad evitare la morte, posso comunque dire di non avere evitato la vita.
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ma la cosa fondamentale l'hai centrata, l'importante è non evitare la vita 
