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| Esiste un ministero della morale?
Ritorno dopo tanto tempo e in questo post volevo provare a sviluppare una mia personalissima riflessione. La tematica riguarda come diverse sensibilità possono convivere pacificamente nel rispetto e nella libertà reciproca. In questi ultimi tempi seguo molto la politica e posso notare come tra i diversi schieramenti ci sia questa tendenza a voler imporre la propria sensibilità agli altri. Da una parte chi è molto cristiano vorrebbe mettere il crocifisso negli edifici pubblici in modo da rappresentare un simbolo identitario della nostra cultura, mentre dall'altra parte ho visto molto spesso voler mettere manifesti negli edifici pubblici a supporto delle cause sociali che a loro stanno a cuore, ma questo non significa che queste poi stiano effettivamente a cuore a tutti.
Mi ha colpito molto in queste ultime ore un manifesto diffuso da una associazione Pro Vita Onlus dove dice "due uomini non fanno una madre", in poche parole è un manifesto contro l'utero in affitto. Tutte le varie associazioni LGBTQ e affiliate si stanno attivando per far rimuovere quel manifesto (e hanno segnalato in massa il post su instagram) perchè secondo il loro punto di vista è inaccettabile che queste persone possano diffondere la loro opinione perché urta la loro sensibilità. Eppure chi è contro l'utero in affitto, l'aborto o le adozioni a coppie omosessuali potrebbe dire esattamente la stessa cosa, cioè che i manifesti a favore di queste cause sociali urtano la loro sensibilità e come tali non devono avere diritto di manifestare.
Ma siamo davvero sicuri che ad una democrazia faccia bene questa modalità di dialogo? a mio parere rischia solamente di polarizzare e radicalizzare i due schieramenti. Io non ho mai sopportato l'idea che ci siano o i medievali da una parte o i progressisti del futuro dall'altra, anche perché ho conosciuto gente di idee conservatrici che anche se non condivideva certe cose aveva assolutamente il massimo rispetto per realtà diverse dalle sue, così come ho visto dei "progressisti" avere un'idea molto stereotipata delle realtà che difendevano. Basta solo pensare a tutte quelle donne che sono stra a favore dei diritti omosessuali ma poi appena ne incontrano uno lo trattano come se fosse un cagnolino con la classica esclamazione: "Ho sempre sognato di avere un migliore amico gay", come se il suo orientamento sessuale lo rendesse diverso da un uomo qualsiasi.
Allora qui però entra in gioco un successivo dibattito: perché io devo rinunciare ad una mia potenziale libertà solo perché uno che non è nella mia situazione non è d'accordo? Allora io faccio la seguente riflessione: suddividiamo la società nelle due fazioni che ho citato prima, i medievali da una parte e i progressisti dall &...Read the whole post...
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